Cosa aspettarsi
Nella parte espositiva più antica troviamo corredi funerari provenienti dalla Necropoli del Sorbo, da Monte Abatone, da Casaletti di Ceri e dal Laghetto. Di particolare rilevanza una piccola urna cineraria fittile con una coppia di sposi sul coperchio che ricorda l'omonimo sarcofago conservato al Museo di Villa Giulia a Roma. Non mancano neanche corredi funerari provenienti dalla Necropoli della Banditaccia e reperti di produzione locale ed una vasta gamma di buccheri. L'esposizione si conclude con oggetti votivi pertinenti al Tempio del Manganello e materiale architettonico proveniente dall'area urbana. Degna di nota anche la collezione Odescalchi recentemente donata al Museo. Come tutti i Musei etruschi anche quello cerite possiede il suo reperto di punta: il meraviglioso cratere di Eufronio, restituito alla struttura nel 2006, di provenienza illecita, modellato dal ceramista Euxitheos e dipinto magistralmente a figure rosse dal ceramografo Eufronio intorno al 515 a.C.